Spero che la crisi sia terribile in Friuli


Non so spiegare questa cosa, ma il fatto di essere solo lo sto soffrendo più adesso di un anno fa, quando era una novità. O forse proprio per quello, perchè l’anno scorso era una novità e fondamentalmente ero curioso di constatare come si viveva da single, visto che non lo ero da tantissimo, comunque fatto sta che mi sembra che l’angoscia della solitudine si faccia sentire più adesso che invece dovrei esserne ormai assuefatto. Perchè mi è stato chiaro fin da subito che non avrei mai avuto un’altra relazione, per lo meno non nei modi convenzionali, socialmente riconosciuti come normali, tipo un uomo ed una donna che si conoscono al lavoro, in un locale, per strada o in qualunque altro dove, iniziano a frequentarsi e decidono scientemente di mettersi insieme, di fidanzarsi e poi di andare a convivere, sposarsi, fare figli, fare quello che gli pare.
Non ho fatto volutamente riferimento all’amore, perchè più passa il tempo più questo concetto, l’amore, mi è del tutto astruso, mi risulta avulso dalla mia concezione della vita. Perchè io sono confuso in proposito e nessuno riesce a darmene una definizione, per cui, se non so cos’è, mi è difficile riconoscerlo, individuarlo, quantificarlo. Se mi si chiede: sei mai stato innamorato? Posso rispondere no, intendendo l’amore come una cosa altissima, ingovernabile, più forte della ragione, del raziocinio. In compenso poi nel giro di tre minuti sono capace di dire che mi sono innamorato una dozzina di volte, se passo davanti all’università nell’ora in cui escono orde di studentesse, magari in primavera, con i primi caldi che le fanno svestire. Insomma, come tutte le cose un pò così, vaghe, aleatorie, dell’amore si può avere concezioni diversissime a seconda del momento, delle circostanze, della convenienza. Si, della convenienza, secondo me alla fine uno si autoconvince di essere innamorato nel momento in cui ne ha la possibilità e la voglia, si accontenta del meno peggio che ha a disposizione. E’ una concezione cinica forse, anzi sicuramente, ma secondo me è così, la maggior parte della gente non lo ammette perchè svilisce il tutto, lo rende triste, ma la storia dell’altra metà perfetta della mela, della cosiddetta persona giusta, a me sembra davvero assurda, senza senso,. Vorrebbe dire che in tutto il mondo c’è una persona giusta, ideale, per stare tutta la vita con me? E io quante possibilità avrei di incontrarla? E’ più credibile l’esistenza di Babbo Natale obiettivamente, se proprio si vuole credere alle favole. Più semplicemente secondo me l’istinto umano non è solitario, per cui chi è fortunato si trova in una persona con cui sta bene, o comunque sta meglio che da solo, le cui esigenze di accoppiarsi (non in senso sessuale, nel senso proprio di mettersi in coppia) in quel momento convergono, si inventa questa storia dell’amore come per darsi una giustificazione, e ci si mette insieme. E fa niente se dopo qualche anno preferirebbe la compagnia delle emorroidi piuttosto che quella del partner, perchè comunque a quel punto l’assuefazione è totale, e l’idea che l’alternativa è rimanere da solo lo fa desistere dall’intento di troncare la relazione. Altro che amore, è convenienza. Questa catena si spezza nell’ipotesi che uno dei due, facilmente la donna, trovi un’alternativa. Per carità, non per forza si può trovare una sola persona con cui stare tutta la vita, c’è chi anzi ne colleziona decine, ma per me, che storicamente non brillo da questo punto di vista, penso che a questo punto sia veramente proibitivo trovarne solo una. E non voglio nemmeno dire che tutti si accontentino, c’è chi rimane solo tutta la vita perchè aspetta il grande amore che non arriva mai, ma nella maggior parte dei casi chi rimane solo è perchè non ha alternative, perchè non lo vuole nessuno sostanzialmente. E questo è appunto il mio caso, perchè se l’idea di accontentarsi da alcuni può essere ritenuta triste, per me sarebbe già grasso che cola, perchè vorrebbe dire che c’è qualcuno disponibile, di cui accontentarsi appunto.
Perchè, se mi è stato chiaro fin da subito che con i metodi tradizionali sarebbe stato per me impossibile avere una nuova relazione, mi sono ingegnato su metodi alternativi, perchè insomma, non si può rassegnarsi così senza lottare. Come ho più volte scritto in passato, mi sono buttato a pesce nelle conoscenze online, che mi davano il vantaggio di un primo approccio più semplice, come dire, protetto dal monitor del pc mi sentivo avvantaggiato nel fare il primo passo. Senza contare che la rete offre una quantità di donne da conoscere quasi infinita, davvero sterminata, anche se inizialmente io ho rivolto le mie attenzioni solo su di un target vicino, in zona diciamo, credendo che fosse una cosa semplice, io scrivevo, lei rispondeva, ci si metteva d’accordo e ci si incontrava. Si, magari. Per un uomo il primo ostacolo è proprio la non risposta. Su una qualunque community mediamente bisogna contattare dieci donne perchè una dia una qualsivoglia risposta, che sia anche “Crepa stronzo“. E spesso appunto è “Crepa stronzo“, per cui il dialogo finisce lì. Perchè poi tra le donne in rete c’è questa sindrome da maniaco, per loro tutti gli uomini che le contattano sono potenziali serial killer o stupratori, per cui oltre che nell’approccio, anche per i sei mesi successivi di eventuali contatti sono assolutamente e severamente bandite tutte le battute con anche un minimo riferimento sessuale, pena l’essere tacciati di essere pervertiti. Per cui ho dovuto necessariamente allargare l’orizzonte a tutta Italia, e sarà per sfortuna, sarà per quello che i fatalisti chiamano destino, fatto sta che le persone con cui mi sono trovato meglio a conversare mai stavano a meno di 500 km, per cui dopo interminabili nottate al pc o al telefono, dopo essersi scritti più o meno nei dettagli tutta la vita dalla prima comunione in poi, tutti i gusti dettagliati cinematografici, musicali e letterari, quando miracolosamente, con dispendio di soldi ed energie si arriva al primo incontro, questo è per l’appunto un primo incontro, un primo appuntamento, a cui una persona fondamentalmente timida come me si accosta con tutta la prudenza del caso. Per cui da qui ad avere una relazione dovrebbero seguire numerosi altri incontri, altri appuntamenti successivi, ma essendo che non sono miliardario e non maturo sessanta giorni di ferie all’anno, coltivare una relazione di questo tipo mi risulta quanto meno proibitivo. Ho lasciato perdere, capendo che il dispendio di energia non era minimamente proporzionale ai risultati, ed ora i miei profili giacciono abbandonati in una serie infinita di community, di cui ho perso il conto, ogni iscrizione fatta era una sorta di viaggio della speranza. Vano. Io non credo nei miracoli, diceva Laura Bono, io invece per un pò ci ho sperato.
Avevo anche parlato di un progetto che mi sembrava ben più concreto, ossia quello di importare una ragazza dell’est, una badante da sposare e mantenere in cambio della sua compagnia e dei suoi servigi sessuali; insomma una cosa palesemente di convenienza, senza proprio la minima parvenza di romanticismo, per non sentirmi nemmeno un attimo ingannato dall’illusione di essere per qualcuno una persona speciale, anzi addirittura LA persona speciale, no no, una ragazza molto più giovane che mi facesse un pò dietro in cambio di un mantenimento non ad alti livelli, ci mancherebbe, ma a livelli dignitosi.
Però anche qui la mia idea, che mi sembrava consolatoria, un paracadute quasi sicuro, si sta scontrando con la realtà. Pensandoci bene, nei dettagli, non è facile per niente. Chiaramente non la prenderei subito, ora non posso permettermi di mantenere un’altra persona nemmeno su livelli dignitosi, dovrei risparmiare parecchio per i prossimi dieci o dodici anni e poi, intorno ai quarantacinque, andarmi a prendere una venticinquenne che faccia al caso mio. Prima di tutto però bisogna vedere se tra dieci anni i paesi dell’est saranno ancora molto più deboli dell’Italia economicamente per cui sarà facile andare li e portarmi a casa la giovane badante tuttofare. Poi ogni anno che passa divento sempre più claustrofobico, per cui l’idea di prendere un aereo o una nave mi spaventa sempre di più, quindi vorrei andare in un posto relativamente vicino, raggiungibile in macchina o al massimo in treno: diciamo che l’ideale, il non plus ultra per me in questo momento, sarebbe che la crisi economica in atto si abbattesse con particolare furia e prolungatamente sul Friuli Venezia Giulia, cosicchè io, tra qualche anno, potrei andare in vacanza a Grado, o a Lignano Sabbie D’oro, ed essendo considerato un ricco, potermi scegliermi a quel punto l’indigena a me più gradita. Che tra l’altro parlerebbe già l’italiano, problema non da poco, perchè se io andassi in Ucraina o giù di lì, potrei anche scegliermi una che esteticamente mi piace, ma dovrei necessariamente parlarci, mettermi d’accordo, non era mio intento legare la sventurata come un salame e farle fare il viaggio di ritorno nel  bagagliaio. Senza contare che con tutte le frontiere da attraversare darebbe abbastanza nell’occhio, ma poi no, vorrei conoscerla un minimo, per mia garanzia soprattutto.. Ho cercato anche in rete degli intermediari che facessero al caso mio, scrivendo su google “trovare una ragazza dell’est come moglie“, ed in effetti sono comparsi dei siti che sembravano potermi servire, ma ho un pò il terrore della sola, sono quelle cose che preferirei fare di persona, su internet potrei comprare un pacco di DVD o anche un frigorifero senza problemi, ma una moglie no, senza contare che tutto ciò potrebbe essere illegale, non so, potrebbe essere un reato tipo favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Insomma, ho già capito che anche questo piano è molto più facile a dirsi che a farsi, i problemi non finiscono mai, mi sa che mi tocca davvero invecchiare da solo, che tristezza.
Chi avrà letto tutto ciò starà pensando che ho scherzato, che ho esasperato dei concetti per provocazione. No, però glielo lascio pensare.

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3 risposte a Spero che la crisi sia terribile in Friuli

  1. Sara ha detto:

    Posso provare a risponderti sulla domanda: cos’è l’amore?Allora, io ho avuto parecchie relazioni…e, spesso, io volevo la storia d’amore…ma nonostante la storia d’amore fosse il mio obbiettivo, con molti proprio non nasceva il sentimento che andasse al di là dell’essere affezionati. Quindi non penso che tutti si innamorino per volontà propria solo perchè è ciò che vorrebbe. Può pure accadere… ma non è amore.Una mia vecchia storia è nata forse per autoconvizione mia a volere la storia d’amore (come tu hai detto)… sono andata avanti 2 anni e mezzo, facilitata dal fatto che lo vedevo 2 volte a settimana causa distanza (fosse stato vicino, son sicura,sarebbe durato molto meno) e alla fine, pure senza alternative… ho capito che stavo portando avanti una farsa e a quel punto ho preferito restare sola ed aspettare che l’amore arrivasse.Io credo che l’amore sia un sentimento forte e irrazionale. E’ quando inizi a pensare prima a lui/lei e poi a te stessa/o. Quando il tuo desiderio è quello di prenderti cura di lui/lei e di farlo/a felice. Quando inizi a pensare ‘cavolo… voglio stare tutta la vita con lui/lei’. Quando senti che lui/lei è la persona più importante che tu abbia mai conosciuto.Io trovo che la risposta più veriteria sul cosa sia l’amore sia la citazione di un film ‘il mandolino del capitano corelli’, che riporto per intero:"Quando si accende, l’amore è una pazzia temporanea.L’amore scoppia come un terremoto ed in seguito si placa e quando si è placato bisogna prendere una decisione. Bisogna riuscire a capire se le nostre radici sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle.Perché questo è, l’amore è questo.L’amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare sveglia la notte immaginando che lui sia lì, a baciare ogni parte del tuo corpo. Questo è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo.L’amore, invece, è quello che resta del fuoco quando l’innamoramento si è consumato.Non sembra una cosa molto eccitante ma … lo è."

  2. Matteo ha detto:

    Invidio sinceramente chi, come te, riesce ad averne una visione così ideale, idilliaca; forse semplicemente io sono troppo razionale per riuscire ad abbandonarmi a qualcosa di incontrollabile, o più semplicemente mi comporto come la volpe di Esopo, che non riesce ad avere l’uva, dico che non esiste perchè non riesco ad ottenerlo.

  3. Sara ha detto:

    ma, io non è che ho una visione così idilliaca! Anzi, in un certo periodo sono stata anche più cinica di te… probabilmente è più facile descrivere cos’è l’innamoramento: due persone che si vedono, si piaccion tantissimo, attrazione a mille e voglia di sentire le labbra dell’altro sulla propria pelle.Come dice la citazione del film… dopo viene altro, viene l’amore. Che non è più queste cose…che si ci sono ancora, ma cmq sono meno forti che inizialmente. Ed è lì che capisci se vuoi continuare a stare con questa persona, se davvero non puoi pensare di stare senza di lei/lui. Se pensi di poter a meno di lei/lui … allora, semplicemente, non è amore.

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